Ultimi arrivi

Questo volume collettaneo raccoglie i pensieri di una generazione di russisti, ospiti del Festival letterario Pagine di Russia, che si sono formati professionalmente negli ultimi trenta anni vivendo la Russia post-sovietica e putiniana. Non saggi accademici ma riflessioni spontanee nate a partire dal 24 febbraio 2022; non interventi di politica o di geopolitica né indagini sulle cause della guerra ma personali considerazioni, in una corsa a ritroso nel tempo che inevitabilmente, a volte, abbraccia anche una visione politica e culturale, senza però mai farne la meta su cui piantare la bandiera della propria ideologica ragione. Ne emerge l’istantanea di una generazione di studiosi ferita in cui ciascuno – con il suo stile e il suo sentire – prova a riscoprire le ragioni di una passione che la storia sembra aver improvvisamente messo in discussione. Il festival ‘Pagine di Russia’, nato nel 2013, è un esperimento di esplorazione del territorio culturale russo che mira ad approfondire i grandi temi della letteratura e dell’arte russi rivedendoli alla luce del presente, in una prospettiva di confronto continuo e attraverso la forma del festival letterario.
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Cosa resta dei monumenti, dei complessi architettonici, delle opere d'arte attraverso cui il fascismo intese esplicitamente celebrare e tramandare sé stesso? Quale uso è stato fatto nell'Italia repubblicana di queste tracce materiali? In che modo la memoria dei luoghi del fascismo somiglia a quanto è avvenuto in altri stati con esperienze analoghe? Il volume indaga questi temi a partire da alcuni luoghi particolarmente significativi nella storia italiana (presenti in città come Roma, Milano, Latina, Livorno, Padova o in piccoli centri della Calabria) e di alcuni paesi europei (Germania, Spagna, Portogallo). Il lavoro si inserisce in un ampio progetto di ricerca dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri finalizzato alla mappatura dei luoghi della memoria commemorativa del fascismo in Italia.
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Il volume si propone come un saggio destinato a un largo pubblico, interessato ai problemi mondiali e alla storia, ma senza possedere preparazione specifica. Un pubblico di potenziali lettori e lettrici interessati a trovare nel passato le ragioni dei grandi temi del presente e, al contempo, gli elementi per riflettere collettivamente sulla storia futura dell'intero pianeta. È un'opera di sintesi della "storia globale" dalla rivoluzione neolitica fino a oggi, ispirato alla lezione dello studioso Samir Amin e alla scuola del sistema-mondo di Immanuel Wallerstein. È pertanto molto influenzato dalla lezione e dagli scritti dello storico francese Fernand Braudel. Il testo abbraccia l'intera avventura del genere umano nei cinque continenti lungo gli ultimi 70.000 anni e privilegia in particolare tre grandi temi o principi ordinatori: il rapporto dei gruppi umani con i cambiamenti climatici, la nascita e lo sviluppo delle disuguaglianze economiche, sociali e di genere, la storia dei processi migratori e delle progressive interconnessioni tra i popoli, tra le diverse culture del pianeta
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