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I Sistemi Informativi Territoriali (SIT) o Sistemi Informativi Geografici (GIS) costituiscono uno strumento potente ed efficace per la gestione di dati georeferenziati e trovano ormai applicazione in numerosissimi ambiti. I risultati che si possono ottenere elaborando dati digitali in ambiente GIS vanno dalla produzione di mappe (sia generali sia tematiche) all'analisi del comportamento di fenomeni complessi relativi al territorio, dando così la possibilità di delineare modelli previsionali e di utilizzarli nei sistemi di supporto delle decisioni. In questo volume vengono presentati i principi su cui si basa un corretto utilizzo degli applicativi SIT nonché le basi della sua progettazione e realizzazione, considerando le componenti fondamentali del Sistema e le applicazioni di interesse in diversi ambiti non solo dell'ingegneria e dell'urbanistica, ma anche di altre discipline. In particolare, un capitolo è dedicato alle più recenti applicazioni GIS in ambito web: in esso vengono presentate le modalità (WebGIS, geoservizi e geoportali) e le tecnologie di pubblicazione e condivisione dell'informazione spaziale (mappe, dati e documenti) attraverso internet. Inoltre, un capitolo è dedicato a fornire i concetti di base di acquisizione, georeferenziazione e ortorettifica di immagini aeree e satellitari, per un loro utilizzo efficace e consapevole all'interno dei software GIS.
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I nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la "rivoluzione dall'alto staliniana", e più di un un milione di loro morì nella grande carestia all'inizio degli anni Trenta del Novecento. Il libro, partendo dal problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore, affronta l'evento più traumatico nella formazione dell'Asia centrale contemporanea, sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell'Uzbekistan
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Questo libro - già edito nella «Biblioteca Studio» nel 1996 - è una guida alle procedure delia stratigrafia, ultimo grande metodo inventato per scrivere la storia. Esso consente di decriptare il palinsesto dei monumenti e del sottosuolo, rendendo trasparenti le azioni della natura e dell'uomo concretatesi in distruzioni e costruzioni, in azioni, avvenimenti e circostanze che hanno coinvolto ampi contesti sociali e minute storie individuali. Con le sue abilità artigianali, storiche e scientifiche, lo stratigrafo penetra nelle campagne, nelle città e negli oggetti traducendone l'essenza più intima in una lingua comprensibile, in un racconto. La grammatica per scavare e comprendere qualsiasi «stato di cose» rimanda agli ordini di idee della cultura indiziaria, di cui si avvalgono geologi, paleontologi, storici dell'arte, psicanalisti e investigatori, i quali li hanno a loro volta appresi dalla semeiotica medica. La cultura indiziaria viene qui intesa in quell'indissolubile intreccio di fiuto sagace e di metodo rigoroso che solo consente di raggiungere con serietà la logica profonda e peculiare del sommerso.
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Faisons véritablement tomber le rideau de fer. Pour que la pensée ne périclite pas à l'Ouest, il faut qu'elle renoue avec la vitalité qu'elle revêt à l'Est. Cette encyclopédie des intellectuels de l'autre Europe révèle un continent inconnu mais insuffle surtout des raisons d'espérer. Un monument. Parce qu'elle ne saurait marcher sur un seul pied, l'Europe a besoin de recueillir les interprétations diverses et les compréhensions multiples de ses principes et de ses projets. Or, témoins et acteurs des bouleversements majeurs du xxe siècle, résistants au nazisme, dissidents du communisme, victimes de l'emprise totalitaire et promoteurs de la transition démocratique, les penseurs d'Europe centrale n'en demeurent pas moins les grands oubliés du débat contemporain des idées.Pourtant, ces penseurs de l'Est n'ont cessé de vivre avec les penseurs de l'Ouest. Ils ont édifié à partir de leur particularité et de leur expérience une autre conception du monde et de l'histoire, de l'homme et de la cité. Et, en vertu de cet autre humanisme, apte à nourrir l'esprit européen, ils ont beaucoup à nous dire sur notre destin commun.Cette encyclopédie des intellectuels de l'autre Europe qui réunit 150 spécialistes veut contribuer à rétablir les ponts rompus par la méconnaissance pour en finir avec les préjugés réciproques et réinstaurer un indispensable dialogue.Un monument décisif pour aujourd'hui et pour demain.
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