"Sociologia delle arti" offre un affresco sui contributi della sociologia, un nuovo paio di lucenti occhiali attraverso cui vedere "i mondi dell'arte" nella contemporaneità. Il volume racconta di istituzioni egemoniche che lottano per riprodursi, di canoni artistici che mutano attraverso i social media, di politiche del genio che tentano di mascherarsi, di musei che imparano a dialogare con i loro visitatori. E ancora, narra di mostre che ridefiniscono le memorie pubbliche sfidando la ricostruzione del passato imposta dai vincitori, di popoli che difendono la loro cultura, espropriata dall'ennesima mostra egemonico-occidentale, di monumenti che commemorano passati controversi, di testi artistici che parlano il linguaggio della discriminazione etnica e sessuale, di culture che si ibridano e di altre che resistono, di piattaforme digitali e di performance artistiche. Gli "occhiali" della sociologia, dunque, permettono di guardare lontano, di acquisire un nuovo sguardo e di vedere come, ancora una volta, l'arte sia capace di rivoluzionare il mondo.