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Né serva né padrona è dedicato alle figure femminili della Commedia dell'Arte che ancora oggi ispira le attrici contemporanee. Oggi siamo abituati a vedere la figura e la personalità femminile sulle scene, ma nel XVI secolo, in Italia, la "Donna in scena" era quasi un'eresia. Alle donne era vietato calcare le scene. Le "Fraternal Compagnie di Commedia dell'Arte" furono le prime a contravvenire a questa esclusione, portando in scena donne coraggiose che si distinsero nell'arte oratoria, poetica, musicale e comica, come l'indimenticabile attrice Isabella Andreini e la cantante e musicista Adriana Basile. Questa rivoluzione nei confronti dell'antica condizione femminile fu una delle principali cause di censura e di condanna, da parte della Chiesa, della professione degli attori e dei comici in generale, ma ebbe il merito di aprire nuove e straordinarie possibilità alla condizione della donna, perché pose le basi delle sue rivendicazioni nelle professioni e nei diritti. In questa confessione buffa Claudia Contin Arlecchino si "spoglia" sulla scena dei panni maschili e ci invita a scoprire la sua filosofia autoironica sulla femminilità e i segreti del mestiere delle "comiche".
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Il teatro è sempre stato e resta una costruzione collettiva, in nessun modo riducibile alla semplicepagina scritta. Ciò che si vede sulla scena è il risultato del lavoro di drammaturghi, attori, registi, tecnici,scenografi e — perché no — anche del pubblico. Proprio per questo motivo ogni testo teatrale si presta,a ogni ripresa, a interpretazioni fortemente di parte, a manipolazioni che ne arricchiscono i significati,mettendo in luce aspetti trascurati dalla tradizione.Sulla base di queste considerazioni, Umberto Albini affronta la «vita teatrale» nell'Atene classicaprendendo in esame le sue componenti: attore e coro, maschere e costumi, macchine teatrali eattrezzeria, edifici e festival, pubblico e, per quanto possibile, musica e gesto. Sono le parti di un tutto incui la cultura provoca, a ogni istante, un incontro complesso e «aperto» con la vita, facendo scaturireinterpretazioni sempre nuove. La seconda parte del libro, dedicata ai testi e agli autori (Eschilo, Sofocle,Euripide, Aristofane, Menandro), ripercorre il viaggio nella tradizione di alcuni tra i miti di fondamentodella cultura occidentale. Completano il volume una guida bibliografica e un indice analitico.
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