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The roots of the Italian commedia dell’arte stretch back to the Atellanae Fabulae, popular farces of ancient Rome. Modern descendants can be found in the antics of a comic like Charles Chaplin. But as an institution it was unique — a perfected theater of improvisation where gifted actors created some of the most memorable characters the theatre has ever seen. It was from this enchanting world that Harlequin and Punch, the Doctor and the Captain, Pantaloon and Brighella emerged to reign over Europe for three centuries. Writers, composers, and painters have drawn inspiration from the commedia; its influence is obvious in the work of Lope de Vega, the English Elizabethan dramatists, Moliére, Callot, Watteau, Cézanne, and Picasso.One of the most important books written on this aspect of theatrical history is this famous study. Tracing the beginnings, growth, and influence of the commedia dell’arte, Duchartre describes the improvisations, staging, masks, scenarios, acting troupes, and characters that made up this special form of theater. Unfortunately, the English translation that appeared in 1929 has been out of print for decades, leaving scholars and theater lovers without a valuable source. This republication brings Duchartre’s account back into print, illustrated with the more than 200 drawings and photographs it originally contained, plus a new pictorial supplement containing 35 plates from the Recueil Fossard, a rare collection of sixteenth-century engravings, and eight plates from Compositions de rhétorique de M. don Arlequin, which gives a view of Harlequin during the Renaissance.
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Nato in un territorio di confine fra danza e teatro, il Buto ha ampliato il concetto di danza. Nello stesso tempo ha esortato l'uomo comune a migliorare la qualità della sua esistenza, sviluppando la consapevolezza del proprio corpo. Di questo modo di esistere Kazuo Ono resta un simbolo, colui che ha realizzato la coincidenza tra l'essere e il rappresentare.
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Questo libro ha il merito di riavviare la discussione e (speriamo) le ricerche intorno a un fenomeno di grande importanza nella storia del teatro europeo: l'evoluzione – nel teatro comico – delle figure popolari del buffone e degli zanni nel corso delle società di antico regime. Questione di grande interesse non solo nel teatro recitato, ma anche in quello danzato e cantato, oltre che nella storia dell'arte figurativa. L'autore dedica una prima parte alla ricostruzione delle performaces buffonesche documentate nel territorio veneziano attraverso testi letterari noti ma rari, adesso riproposti con un accurato commento storico. Vengono così 'rinfrescate' le vicende umane e artistiche di solisti della narrazione e della recitazione quali Domenego Taiacalze e Zuan Polo, già a suo tempo studiati da Ludovico Zorzi.Nella seconda parte del libro ci si sposta più a nord prendendo in esame l'emigrazione dei nostri buffoni attraverso l'analisi e la considerazione delle tracce lasciate da questi alla corte bavarese di Guglielmo V nel corso degli anni Sessanta del Cinquecento oltre che negli affreschi del castello di Trausnitz a Landshut nelle vicinanze di Monaco di Baviera. Degli Zanni e del Magnifico, come delle loro compagne e dei loro compagni di origine latina, impegnati a recitare ballare e cantare invenzioni profane in compagnia – fra gli altri – del geniale musicista fiammingo Orlando di Lasso, si perderanno progressivamente le tracce con l’avvicinarsi degli anni Ottanta del secolo quando saranno i Gesuiti a prevalere con i loro drammi didattici.
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Gli scritti di Isadora Duncan, qui raccolti nella loro quasi totalità, affrontano con i modi emotivi e appassionati di questa grande "attrice" i temi più vitali della danza, intesa come luogo di origine di una libera espressione del corpo [...] l'utopia di un futuro in cui il corpo umano liberi ogni potenzialità di espressione
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Un testo utile per tutti gli appassionati di balletto. Otto Friedrich Regner passa in rassegna le sorti della rappresentazione coreografica nel corso dei secoli, dal balletto antico a quello moderno, dal Ballet de cour al balletto romantico. I palcoscenici più prestigiosi, i grandi danzatori, Lifar, Balanchine, Massin e altri ancora, accompagnati da una ricca documentazione.
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