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«Fa’ ciò che ami, e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua»: ecco lo slogan che ha mosso le nostre vite alla ricerca del lavoro dei sogni, quello che fai con il sorriso sulle labbra, che mette in gioco i tuoi talenti migliori e ti fa sentire parte di una squadra – di più: parte di una famiglia. Peccato che in quello slogan si nascondesse la ricetta per lo sfruttamento, il programma in codice per una nuova tirannia del lavoro che abbiamo accolto allegramente, convinti che il lavoro avrebbe ricambiato quell’amore. Ora però l'idillio si sta incrinando: al posto delle farfalle nello stomaco, la sensazione nettissima che in questa relazione qualcosa non vada. Perché facciamo sempre più fatica a cogliere il privilegio delle nostre vite precarie? Con Il lavoro non ti ama Sarah Jaffe ci aiuta a dare un nome e una ragione a questo groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa che fa da basso continuo alle nostre giornate lavorative, intrecciando le singole storie di lavoratrici e lavoratori a un’acuta analisi della storia recente. Guidata da Marx e Silvia Federici, Mark Fisher e bell hooks, Guy Standing, Selma James e molti altri, Jaffe ci mostra che il neoliberismo è anche un progetto di manipolazione delle emozioni, ma è un progetto che sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine. Questo non è soltanto un libro che «fa pensare»: è un’istigazione al cambiamento, lo strumento per accendere una rivoluzione. «La beffa più grande del capitale è stata convincerci che il lavoro sia il nostro più grande amore», scrive Jaffe.«Liberare l’amore dal lavoro, allora, è la chiave per ricostruire il mondo».
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Frederick Levi Attenborough (1887-1973) studied at Cambridge and was a Fellow of Emmanuel College between 1920 and 1925. He later became the Principal of University College, Leicester. In 1922 Cambridge University Press published his edition of the early Anglo-Saxon laws, with a facing-page modern English translation. A few years earlier, Felix Lieberman had published his monumental three-volume Die Gesetze der Angelsachsen, which is still the definitive specialist edition of the laws (as Attenborough rightly predicted), and which is also reissued in the Cambridge Library Collection. Attenborough explains that his work is for social and legal historians who do not read German, or do not require the full critical apparatus and contextual material provided by Lieberman. Attenborough's book covers the laws from Aethelbert to Aethelstan; in 1925 Cambridge published a continuation by Agnes Robertson, The Laws of the Kings of England from Edmund to Henry I, which is also available.
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If you’re woke, you’re left. If you’re left, you’re woke. We blur the terms, assuming that if you’re one you must be the other. That, Susan Neiman argues, is a dangerous mistake.The confusion arises because woke is fuelled by traditionally leftwing emotions: the wish to stand with the oppressed and marginalized, to address historic crimes. But those emotions are undermined by widespread philosophical assumptions with reactionary sources. As a result, wokeism conflicts with ideas that have guided the left for more than 200 years: a commitment to universalism, a firm distinction between justice and power, and a belief in the possibility of progress. Without these ideas, the woke will continue to undermine their own goals and drift, inexorably and unintentionally, towards the right.One of the world’s leading philosophical voices, Neiman calls with passion and power for the left to return to the ideals that built the best of the modern world
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Il Codice del Terzo settore coinvolge il diritto civile contemporaneo, il diritto dell'economia, il diritto del lavoro, il diritto tributario e il diritto pubblico. Infatti, la trasversalità è la cifra dell'approccio del legislatore e, di conseguenza, la multidisciplinarietà è la caratteristica di questo volume, giunto alla sua seconda edizione, riuscito nell'intento di coniugare l'analisi lucida ed approfondita dei tanti istituti chiamati in causa con l'attenzione costante rivolta alle implicazioni operative. Tale connotazione ne fa uno strumento di approfondimento, ma anche una guida pratica in grado di soddisfare, quindi, le esigenze dello studioso e quelle del professionista. Anche chi presta la propria opera all'interno del variegato mondo del terzo settore troverà nel volume una risposta concreta a dubbi e domande. Questa seconda edizione mantiene immutati i caratteri della prima - stessa partizione interna degli argomenti e stessi autori - e fa tesoro delle esperienze di concreta applicazione del Codice, mettendone in risalto le criticità ed i punti di forza. Soprattutto si confronta con le modifiche e le integrazioni che ne hanno interessato l'impianto originario e con i decreti attuativi nel frattempo adottati. Di particolare impatto si rivela l'adozione dell'atteso decreto RUNTS con le implicazioni che tagliano trasversalmente una molteplicità di profili (costituzione, controlli, preservazione dell'autonomia e accountability degli ETS; attuazione dell'art. 118 Cost.).
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Giunti alla nona edizione, i Lineamenti del processo civile italiano escono nel difficile momento in cui muove i primi passi la nuova procedura frutto del decreto legislativo n. 149/2022 (Riforma Cartabia). L'ampiezza delle modifiche apportate al codice ha imposto una diffusa riscrittura dell'opera; restano peraltro fermi i caratteri che negli anni ne hanno decretato l'apprezzamento nell'ambito didattico: sinteticità, ordine espositivo, linguaggio chiaro ed espressivo, ridotta enfasi sulle dispute eminentemente teoriche, aggiornamento giurisprudenziale costante con riferimento alle tematiche e alle soluzioni. Resta anche intatta la struttura grafica variegata, valido aiuto per tenere le nozioni di base separate dagli aspetti critico-ricostruttivi e per graduare il peso degli argomenti.
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La loi salique a été l’objet d’une attention approfondie à la fin du Moyen Âge, où elle fut utilisée par les partisans du roi de France pour justifier les successions royales et l’éviction du roi d’Angleterre, aussi bien qu’à l’époque moderne et contemporaine, car les érudits y ont cherché l’expression des coutumes germaniques originelles. Pour autant, elle n’a fait l’objet que d’une édition partielle et les manuscrits qui la comportent, copiés à ‘époque carolingienne, n’ont encore jamais fait l’objet d’une étude systématique. L’étude revient sur les conditions de l’échec d’une édition scientifique de la loi salique, au milieu du XXe siècle, puis se consacre aux témoins manuscrits, copiés après 750. La comparaison détaillée des différentes versions du texte et des différents recueils manuscrits jette un nouvel éclairage sur l’histoire compliquée de ce texte.La loi salique constituait, au VIIIe, un ensemble d’articles aux contours flous, dont l’association à l’autorité royale mérovingienne n’empêchait la liberté de composition de chaque copiste, qui élaborait son propre assemblage des articles juridiques. Toutes les versions de la loi salique étaient considérées comme valables et ce n’est qu’à partir du règne de Louis le Pieux que la version la plus récente du texte fut préférée aux autres, probablement en raison de sa clarté. Le nombre important de copies de petit format du texte, dans la première moitié du IXe siècle, semble montrer le recours courant à la loi salique par les détenteurs de l’autorité dans l’ensemble de l’empire carolingien.
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Mafia e antimafia, complicità ed eroismi. Una storia lunga 150 anni rivive nelle pagine del saggio di Pippo Di Vita, che contiene l'analisi del fenomeno e le testimonianze di numerosi familiari e amici delle vittime della mafia: magistrati, investigatori, sindacalisti, giornalisti, politici. Il volume è preceduto da una prefazione di Sandro Provvisionato, storico inviato del settimanale Europeo, del Tg5 e di altri media nazionali, nonché esperto di misteri italiani. Il libro è suddiviso in due parti: nella prima, Pippo Di Vita descrive il significato, la nascita, l'organizzazione e il successo della mafia, viva ed attiva ancora ai nostri giorni, e il suo stretto rapporto con la politica, senza la quale non potrebbe e non può esistere. Nella seconda parte, affronta la realtà dell'antimafia, realizzata da uomini che l'hanno combattuta sul serio. Tra i familiari intervistati, vi sono Rita Borsellino, Giovanni Chinnici, Michele Costa, Franca De Mauro, Maria Falcone, Carmine Mancuso, Alfredo Morvillo, Placido Rizzotto, Antonio Scaglione e tanti altri. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è stato intervistato in qualità di consulente del presidente Piersanti Mattarella.
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Le tracce sono i veri testimoni “silenti” del crimine. Sono sempre presenti e sono affidabili perché non possono mentire, non si dimenticano, non si confondono, non possono essere sbagliate. Solo l’errore umano nell’individuarle e studiarle può sminuirne il valore. Oggigiorno, il rischio di errori è meno accentuato rispetto al passato. La scena del crimine non è più un bacino di raccolta indifferenziata di tracce, lasciata al caso e all’esperienza dell’investigatore. Le tracce vengono ricercate, interpretate e repertate con rigore logico, metodo scientifico ed elevata tecnologia, potendo fornire un prezioso contributo alla ricostruzione del fatto. Ma l’errore è sempre possibile. Sta al processo penale e ai suoi protagonisti individuarlo. Tuttavia, il sillogismo “scena-scienza-prova penale” si rivela difficile. Il problema di fondo è che le investigazioni sul locus commissi delicti si sottraggono alle tradizionali regole del procedimento probatorio. Il codice di rito risulta inadeguato ad ospitare i “nuovi” prodotti tecnico-scientifici nelle dinamiche di formazione della prova penale, poco attente alla fase di ricerca della fonte di prova. I rilievi e gli accertamenti non ripetibili sfuggono alle norme e alle categorie concettuali elaborate nel 1988, finendo per proiettare al dibattimento prove precostituite sottratte al contraddittorio, che la difesa non è stata in grado di controllare né bilanciare con le investigazioni difensive. Paradigma del libro è la scena del crimine nella sua complessità ed eterogeneità alla ricerca di un equilibrio tra diritto e scienza. Sotto il profilo giuridico, l’attenzione è rivolta all’individuazione delle disfunzioni normative e di soluzioni interpretative percorribili che tengano conto della realtà operativa, così come della più recente giurisprudenza espressasi in materia. Sotto il profilo tecnico-scientifico, alle cautele da porre nel primo intervento di polizia giudiziaria sino alle attività CSI, attraverso la descrizione delle procedure d’intervento sulle singole tracce (fluidi biologici, vetro, fibra, ecc.), anche in scenari criminali complessi (acquatico, incendiario, ecc.), corroborate dal richiamo alle linee-guida internazionali.
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Quali incombenze spettano alla Polizia Giudiziaria prima che venga eseguito l'arresto o l'esecuzione di una misura cautelare? La Polizia Giudiziaria, una volta individuata la parte offesa, quali adempimenti deve effettuare? Quando occorre redigere un verbale di informazioni alla persona offesa ex art. 90-bis c.p.p.? É valido il domicilio eletto da parte dell'indagato presso il difensore d'ufficio senza l'assenso di quest'ultimo? In casi di urgenza e di assenza di un Ufficiale di Polizia Giudiziaria, può un semplice Agente ricevere e formalizzare la denuncia di un cittadino? Quali avvisi vanno dati a chi viene sentito come persona informata sui fatti? Quale reato commette la persona informata sui fatti che durante la verbalizzazione si rifiuta di rispondere alla Polizia Giudiziaria? Quale avviso dev'essere dato in caso di perquisizione negativa? Quali sono le tecniche di approccio all'interrogatorio investigativo o difensivo da parte dell'Ufficiale di Polizia Giudiziaria? Quali sono le attività della Polizia Giudiziaria in caso di minori abusati? Quale reato commette colui che filma appartenenti delle forze di polizia nell'adempimento del loro servizio? L'esecuzione in maniera non opportuna o l'omissione dello svolgimento delle indagini possono essere fonte di responsabilità civile della Polizia Giudiziaria delegata a svolgerle? Il volume, dopo l'entrata in vigore del d.lgs. 150/2022 (cosiddetta riforma Cartabia), analizza questi e molti altri aspetti operativi in modo approfondito, indicando per ciascuno di essi le tipologie di atti che l'operatore è chiamato a redigere, specificandone struttura, funzione e modalità conformative in vista della completa informatizzazione del processo penale.
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