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Una presentazione della sociologia destinata a quanti ne affrontano lo studio per la prima volta: l'autore espone in modo chiaro ed efficace i problemi tipici, gli approcci fondamentali e le basi concettuali della disciplina, così come le acquisizioni della ricerca empirica. In questa nuova edizione il volume è stato accuratamente riveduto e aggiornato, grazie soprattutto ai box di approfondimento, che allargano lo sguardo sia su alcune pagine esemplari della letteratura sociologica classica e contemporanea, sia sugli sviluppi recenti della disciplina.
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Informative, authoritative, and eye-opening, this is the first full-length book devoted exclusively to uncovering the hidden history of how the Mafia came to dominate organized crime in New York City during the 1930s through 1950s. Based on exhaustive research of archives and secret files obtained through the Freedom of Information Act, author and attorney C. Alexander Hortis draws on the deepest collection of primary sources, many newly discovered, of any history of the modern mob. Shattering myths, Hortis reveals how Cosa Nostra actually obtained power at the inception. The author goes beyond conventional who-shot-who mob stories, providing answers to fresh questions such as: why did the Sicilian gangs come out on top of the criminal underworld? ; can economics explain how the Mafia families operated? ; what was the Mafia's real role in the drug trade? ; why was Cosa Nostra involved in gay bars in New York since the 1930s? Drawing on an unprecedented array of primary sources, The Mob and the City is the most thorough and authentic history of the Mafia's rise to power in the early-to-mid twentieth century. This updated paperback edition includes a new chapter on noted gangster Joe Valachi based on recently opened files.
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La testimonianza che la memoria non si cancella ma va curata, senza retorica, per comprendere quanto accaduto. Lo dobbiamo a coloro che ci furono. Lo dovremo a quelli che verranno.«Un libro da leggere perché racconta storie che tutti dovrebbero conoscere, specialmente i più giovani. E colpisce il fatto che a realizzarlo siano stati proprio dei ragazzi, impegnati nel fare memoria, nel conoscere la storia, nel voler cambiare il nostro Paese.» - Nicola Morra, residente della Commissione parlamentare antimafiaLa memoria non si cancella, recita il sottotitolo di questo volume. E la memoria siamo noi: le vite che viviamo, gli incontri, le parole dette, lette e ascoltate. Doni inestimabili, risorse straordinarie. La memoria è un diritto e un dovere che siamo chiamati a esercitare, soprattutto quando parliamo di Mafia. È questa la convinzione alla base della realizzazione del volume Morire di Mafia, edito da Sperling & Kupfer - il primo di un progetto più ampio -, nel quale vengono rievocate le storie di oltre duecento vittime del crimine organizzato dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Sono donne, uomini e bambini; magistrati, imprenditori, politici, giornalisti, membri delle forze dell'ordine e comuni cittadini; sono nomi dietro ai quali si celano esistenze spezzate, legami recisi, sogni infranti. Questo libro - che non ha alcuna pretesa di esaustività e completezza - parla di Mafia raccontando le persone e vuole essere un primo (e per forza di cose parziale) tentativo di fare Storia attraverso un mosaico di «microstorie», ponendo particolare attenzione ad alcune vicende meno note o ingiustamente abbandonate all'oblio. Morire di Mafia è un racconto corale al quale partecipano voci diverse - tra cui quelle dei familiari delle vittime -, generazioni e prospettive differenti. È la testimonianza che la memoria non si cancella ma va curata, senza retorica, per comprendere quanto accaduto. Lo dobbiamo a coloro che ci furono. Lo dovremo a quelli che verranno.
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«Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!» Nelle intercettazioni l'ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all'ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud-orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l'impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio. Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz'appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l'unico antidoto è l'esempio della resistenza e della lotta.
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In contexts of insecurity and inequality across the world, criminal groups have developed into powerful, state-like organizations. Marginalized citizens in search of protection and support may look to criminal leaders, gangs and mafias rather than to politicians and state agencies. Providing residents with forms of social welfare, security and dispute resolution, these criminal organizations have taken on the functions and symbols of the state. But criminals' positions of power are not only rooted in their social provisioning role, or in fear and force. 'Most Wanted' shows the role of popular culture in producing the socio-political authority of bosses, gangs and cartels. It illustrates this through discussions of Italian, Japanese and Russian mafias, and of criminal groups in Brazil, Ghana, Jamaica, and the United States. The essays collected here analyze different forms of visual, material and performative culture, including street art, film, video games, dance parties, popular music and various everyday objects.
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Dans le monde entier, citoyens, militants et experts cherchent aujourd'hui à repenser nos sociétés et leur rapport à la nature à l'aune d'un usage et d'un gouvernement en commun des environnements et des ressources. Forêts et pâturages, terres et marais, lacs et rivières, pêcheries, systèmes d'irrigation : partout on redécouvre, expérimente, promeut leur gestion collective, avec l'espoir d'un avenir plus soutenable et plus démocratique. Ce monde des communs est à inventer, mais il hérite aussi d'une longue histoire que ce volume voudrait éclairer. Quelle place ceux-ci ont-ils occupée, en France et dans son empire, sur la longue durée depuis le XVIIe siècle ? Comment les communs ont-ils évolué en lien avec les mutations de l'État et des marchés ? Quelles ont été leurs trajectoires dans le contexte des territoires colonisés par la France ? Et comment restituer toute la complexité des formes de gouvernement collectif des environnements, au-delà d'une conception parfois trop idéalisée des communs ? Une équipe d'historiens présente ici leurs résultats d'enquête sur tout ce pan encore trop méconnu de l'histoire sociale, écologique et politique de nos sociétés.
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Daniele Novara fa il punto sul lavoro di oltre trent’anni di attività e illustra il suo metodo educativo per: fare bene l’insegnante nella scuola di oggi e i limiti della «scuola digitale»; diventare genitori all’altezza delle esigenze dei bambini e degli adolescenti; alfabetizzare al conflitto per ridurre ogni tipo di violenza. Attraverso queste pagine ricche di spunti biografici e di riferimenti agli incontri importanti della sua vita - da Paulo Freire a Danilo Dolci, da Mario Lodi a Maria Montessori - il lettore scoprirà l’educazione come un’esperienza per rendere ogni giorno il mondo un posto migliore. Un’efficace chiave di lettura per affrontare i temi della crescita e dell’apprendimento.
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Le droit fiscal, comme d’autres branches du droit, doit s’adapter aux bouleversements majeurs affectant la société et l’économie, dont les traits les plus saillants sont la mondialisation et le développement du numérique. La mondialisation de l’économie s’accompagne de la nécessité de lutter contre la fraude fiscale, pour préserver les ressources budgétaires de l’État. Dans le même temps, les États se livrent à une concurrence fiscale acharnée, dont se jouent les plus grandes entreprises. Depuis des années les institutions internationales, et notamment l’OCDE, œuvrent pour construire un droit fiscal international selon des modes normatifs originaux, relevant de la soft law, donc non contraignants et qui pourtant irriguent le droit conventionnel fiscal (avec la Convention modèle OCDE), le droit européen et les droits internes des États. L’OCDE est aujourd’hui un acteur majeur dans la réforme du système fiscal mondial, alors même qu’il s’agit d’une « simple » organisation internationale. En témoignent notamment l’adoption de l’instrument multilatéral (2017) et la déclaration sur une solution reposant sur deux piliers pour résoudre les défis fiscaux soulevés par la numérisation de l’économie, un accord adopté fin 2021. Ces grandes évolutions, prenant une intensité récente, sont à l’origine du colloque organisé le 8 décembre 2022 à Angers, sur le thème : Les nouvelles normativités fiscales extra-étatiques.
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La Legge del 31 agosto 2022, n. 130, recante “disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari”, ha apportato alcune modifiche di rilievo sia al d.lgs. n. 545/1992 che al d.lgs. n. 546/1992. Tra queste, la maggiore novità è senz’altro rappresentata dalla disciplina in tema d’istruttoria e di prova nel processo tributario contenuta nell’art. 7 del d.lgs. n. 546/1992, intorno al quale è nato, fin da subito, un acceso dibattito tra coloro secondo cui si tratterebbe di un mero recepimento a livello normativo di principi di giustizia tributaria e coloro i quali ne sostengono con forza la portata innovativa. Neppure il tempo di metabolizzare le sostanziali modifiche introdotte dalla l. 130/2022 che il legislatore delegato, al dichiarato scopo di approntare una revisione complessiva del sistema fiscale, ha emanato la Legge Delega 9 agosto 2023 n. 111, entrata in vigore il 29 agosto 2023 e di cui si attendono i decreti attuativi, che produrrà effetti anche sul processo tributario appena riformato. Il volume, dunque, ha l'ambizioso obiettivo di fornire una rappresentazione quanto più possibile attuale dello stato del dibattito ancora in corso. Ovviamente, non può essere esclusa la possibilità che ulteriori spunti di riflessione possano emergere con l’ormai imminente emanazione dei diversi decreti legislativi.
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