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Il presente manuale di Scienza delle finanze vuole fornire alla comunità accademica uno strumento quanto più possibile completo e al tempo stesso agile. Da una parte esso copre una gamma ampia di contenuti, che ingloba i temi classici ma anche quelli relativamente più «di frontiera»; dall'altra dà la possibilità di ritagliare dei percorsi didattici che non presuppongono l'utilizzo di tutto il materiale. Il manuale è pensato per essere utilizzabile tanto nei corsi di laurea triennali dei Dipartimenti di Scienze Politiche e Giurisprudenza quanto in quelli di Economia. Per tener conto della diversa preparazione di base che inevitabilmente gli studenti avranno nei vari casi, abbiamo confinato l'uso dell'analisi matematica alle appendici e ai box, mentre nel testo abbiamo privilegiato l'uso standard dei grafici cartesiani e dell'algebra elementare. Il volume ha un'impronta deliberatamente «italiana» negli esempi utilizzati e nelle trattazioni istituzionali, e approfondisce anche i vincoli e le opportunità sulle decisioni di finanza pubblica italiana derivanti dall'Unione Europea, così che lo studente possa ancorare lo studio di argomenti alle volte un po' astratti alla realtà in cui vive quotidianamente.
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Il volume di Daniela Baroncini è incentrato sul rapporto, finora poco esplorato, tra scrittura letteraria e giornalismo di moda al femminile. Attraverso una scelta di penne significative tra Otto e Novecento, da Matilde Serao a Camilla Cederna, il libro fa emergere scrittrici di qualità, spesso dimenticate o non valorizzate in maniera adeguata, capaci di interpretare i fenomeni della modernità attraverso il racconto tutt'altro che frivolo di mode, costumi e stili di vita. In un orizzonte prevalentemente italiano, che non tralascia esempi stranieri, si scoprono le principali artefici di pagine suggestive in cui l'apparente leggerezza della moda si intreccia con temi fondamentali quali il rapporto tra uomo e donna, la questione dei generi e l'emancipazione, a illuminare l'evoluzione della femminilità da una prospettiva inedita.
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Il XIX è stato il secolo europeo. Il XX il secolo americano. Il XXI sarà il secolo asiatico? L'Asia si sta affermando come un sistema multipolare che va dall'Arabia Saudita al Giappone, dalla Russia all'Australia, estendendosi ben oltre il cosiddetto Estremo Oriente. In questo contesto, la Belt and Road Initiative, il grande progetto volto al rafforzamento delle infrastrutture e della cooperazione tra i paesi dell'Eurasia, è il primo passo mosso dalla Cina nella creazione di una nuova Via della Seta. Tuttavia, pur vedendosi riconosciuto lo status di potenza globale, la Cina non detiene un ruolo egemonico all'interno del sistema asiatico. Non si tratta più infatti, sottolinea lo studioso di relazioni internazionali Parag Khanna, di sapere chi sia il numero uno a livello mondiale, ma di capire quali sono i pilastri del nuovo ordine globale e come si stanno ridefinendo i loro rapporti: da una parte, la Cina rappresenta il motore principale nel processo di formazione del megasistema asiatico; dall'altra, le strategie militari ed energetiche, così come il governo tecnocratico e il conservatorismo sociale di impronta asiatica stanno necessariamente riorientando gli Stati Uniti e l'Europa. Il secolo asiatico metterà in discussione l'ordine unipolare occidentale, produrrà una fase di transizione del potere, ma non avrà come inevitabile conseguenza uno scontro tra le maggiori potenze quali Stati Uniti e Cina. Ripercorrendo in una prospettiva asiatica la storia interna del megacontinente e il rapporto con l'Occidente, Khanna indaga il significato del fenomeno geopolitico e culturale chiamato "Asia", fino ad affrontare il tema di un'ineludibile "asianizzazione del mondo". Il futuro si prospetta dominato da una multipolarità globale, che non vedrà l'imporsi della Cina né il sostituirsi dell'Asia agli Stati Uniti e all'Europa.
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The importance of rhythm spans time and space, its significance both natural and constructed. As contemporary society challenges us to search for connection, the question of rhythm is profoundly and uniquely capable of managing the exchange and dialogue between deep narrativity and surface figurativeness.A semiotic examination of the regulative efficacy of rhythm is at the centre of The Sense of Rhythm, which frames rhythm as a characteristic of texts and narratives in order to organize and sense meaning. Rhythm is capable of creating and conveying a passionate tone, and of fostering cross-disciplinary and cross-textual convergences. An awareness and recognition of rhythmic structure allows for potential to cross-code between perception and sensation across cultures.This new edition, published for the first time in English, brings semiotician Giulia Ceriani’s research to English-speaking students and researchers across disciplines. The Sense of Rhythm serves as a foundation for interdisciplinary research, creative practices, and a unique semiotic approach to the study of rhythm.
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Il volume offre il risultato di una riflessione sulle caratteristiche degli ordinamenti costituzionali dell’Asia orientale. Nel corso del lavoro, oltre all’approfondimento dei diritti stranieri considerati, sono state condotte indagini anche nell’ottica del confronto interno o areale, vale a dire tra i sistemi giuridici orientali, e rispetto agli ordinamenti giuridici pubblici appartenenti ad altre tradizioni giuridiche, principalmente alla Western legal tradition. I settori degli ordinamenti esaminati riguardano il sistema costituzionale, con un’analisi separata degli organi legislativi, esecutivi e giudiziari compresa la giustizia costituzionale (nelle esperienze nazionali che la contemplano), le forme di decentramento politico-amministrativo e il catalogo dei diritti fondamentali. In accordo con le tendenze ampiamente prevalenti nella letteratura internazionale sulla metodologia giuridica comparativa (per quanto qui rileva, nel campo del diritto costituzionale), sono stati esaminati sia i profili diacronici che quelli sincronici dei diritti nazionali considerati.
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Il volume ha l'obiettivo di ricostruire i nessi principali che definiscono la relazione tra social media e comunicazione politica. Con i contributi, teorici ed empirici, di ricercatori e professionisti della comunicazione, si discuterà delle forme moderne della popolarizzazione del discorso politico, di come gli attori politici usano i social network, di campagne elettorali online, pubblici connessi, transmedialità e memetic politics, chiavi di lettura per comprendere il funzionamento della sfera pubblica digitale contemporanea.
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La presente edizione del volume di approfondimento sulle società pubbliche raccoglie i contributi di magistrati della Corte dei conti, professori universitari e dirigenti pubblici, che hanno analizzato i temi trattati nel corso della loro attività scientifica e professionale. Come evidenziato nella Presentazione di Angelo Buscema - Giudice della Corte costituzionale, già Presidente della Corte dei conti - "questa opera traccia un’ampia panoramica dell’universo delle società pubbliche e partecipate dalle amministrazioni pubbliche, che hanno conosciuto negli ultimi anni un significativo sviluppo per le loro sensibili ricadute sociali ed economiche". Viene esaminata la legislazione relativa alle società pubbliche recata dal Testo Unico di cui al D.lgs. 19 agosto 2016, n. 175, letto alla luce delle ultime e rilevanti novità normative correlate, in particolare della nuova disciplina contenuta nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e nella riforma dei servizi pubblici locali, nonché della più recente giurisprudenza costituzionale, di legittimità e della Corte dei conti. Le società pubbliche sono, quindi, analizzate a partire dalla loro genesi, nella complessa trama ordinamentale in cui si inseriscono e nel loro modo di essere nel «diritto vivente», evidenziando le problematiche relative:- al controllo pubblico,- alla governance, alle responsabilità degli amministratori e degli organi degli enti partecipanti,- alla gestione del personale, in relazione alla costituzione del rapporto di lavoro con le società pubbliche e al contenimento della spesa, unitamente ai limiti ai trattamenti retributivi e ai compensi,- all’applicazione delle misure di prevenzione della corruzione e sulla tutela della trasparenza alle società pubbliche, nonché ai vincoli finanziari e fiscali, anche europei, ad esse applicabili,- ai controlli della Corte dei conti sulle stesse società, fino alla governance della crisi d’impresa, con la sottoposizione alla liquidazione giudiziale e alle altre procedure concorsuali ovvero dell’inclusione nei piani di razionalizzazione o di revisione straordinaria delle partecipazioni, concludendo con la natura delle società in mano pubblica, nel contesto del più generale dibattito sulla soggettività pubblica e la centralità della causa societaria.
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Relativamente giovane, la sociologia dell'ambiente ha interessi e confini ancora fluidi. Ciò spiega perché la manualistica disponibile sia spesso eterogenea. La nuova edizione di questo volume ne conferma la capacità di presentare un quadro ampio e ben articolato della materia. Sono delineati l'oggetto specifico della disciplina, le sue partizioni principali, le teorie più importanti, i metodi maggiormente utilizzati, i contributi più significativi, nella costante ricerca di un giusto equilibrio tra semplicità espositiva e rigore scientifico.
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"Sociologia delle arti" offre un affresco sui contributi della sociologia, un nuovo paio di lucenti occhiali attraverso cui vedere "i mondi dell'arte" nella contemporaneità. Il volume racconta di istituzioni egemoniche che lottano per riprodursi, di canoni artistici che mutano attraverso i social media, di politiche del genio che tentano di mascherarsi, di musei che imparano a dialogare con i loro visitatori. E ancora, narra di mostre che ridefiniscono le memorie pubbliche sfidando la ricostruzione del passato imposta dai vincitori, di popoli che difendono la loro cultura, espropriata dall'ennesima mostra egemonico-occidentale, di monumenti che commemorano passati controversi, di testi artistici che parlano il linguaggio della discriminazione etnica e sessuale, di culture che si ibridano e di altre che resistono, di piattaforme digitali e di performance artistiche. Gli "occhiali" della sociologia, dunque, permettono di guardare lontano, di acquisire un nuovo sguardo e di vedere come, ancora una volta, l'arte sia capace di rivoluzionare il mondo.
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Questo libro è stato pensato per i docenti che intendono praticare una didattica attiva nell'avviare i loro studenti alla studio e all'utilizzo della sociologia. L'architettura del testo propone una sequenza nell'apprendimento atta a sviluppare in modo progressivo e incrementale le capacità necessarie per "vedere e leggere" e analizzare le situazioni sociali in un'ottica sociologica. Ciò è facilitato dalla pratica di ricorrere a "casi decisionali", esemplificati in brevi racconti che favoriscono la riflessione sociologica: ogni capitolo si apre con la narrazione di un caso - da cui Hachen trae spunto per proporre una nuova serie di strumenti concettuali - e si conclude con un nuovo caso non commentato e proposto come esercitazione per gli studenti. Per acquisire le capacità di analisi gli studenti sono guidati attraverso cinque fasi di apprendimento. Partendo dalle connessioni sociali - proposto come concetto fondante la disciplina -, essi iniziano a far propria la capacità d'identificare le connessioni tra gli attori sociali in una data situazione, per passare a familiarizzarsi con il ricorso a molteplici prospettive teoriche per inquadrare e osservare le situazioni da visuali diverse. Seguono tre capitoli dedicati ad un approfondimento degli elementi dell'ambiente, in cui si svolgono i casi, per imparare a decodificare la cultura presente in una data situazione per comprendere le situazioni dal punto di vista degli attori sociali che le vivono; rilevare le diseguaglianze nella distribuzione delle risorse e nel potere, per capire le diverse capacità di perseguire i propri interessi; delineare i possibili scenari futuri delle situazioni basandosi sui fattori del cambiamento sociale, demografici, tecnologici e dell'azione collettiva).
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